A chi spetta e quanto vale il Bonus barriere architettoniche
Come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è indirizzato ai contribuenti che effettuano lavori e interventi per eliminare le barriere fisiche presenti negli edifici e nei condomini del nostro territorio nazionale. Lo sconto garantito dallo Stato può arrivare a coprire fino al 75% dell’intero costo dell’intervento, mentre il valore in denaro può arrivare ad un massimo di 50mila euro a seconda della tipologia di immobile su cui si va ad intervenire.
Cosa succede nei condomini
Rientrano nell’agevolazione i lavori per la realizzazione di elevatori esterni, per l’installazione di ascensori e montacarichi e per la sostituzione di gradini con rampe. Queste indicazioni valgono sia per le unità abitative singole, sia per le decisioni prese a livello condominiale (dove serve l’approvazione della maggioranza dei partecipanti all’assemblea comune, sempre che rappresenti almeno 1/3 del valore complessivo dell’edificio espresso in millesimi).
Come incassare lo sconto del Bonus barriere architettoniche
Per poter usufruire del 75% del rimborso, occorre aver presentato il titolo edilizio entro lo scorso febbraio 2023, mentre si scende al 50% e al 36% negli altri casi previsti dalla normativa (che, come detto, non considerano solo i tempi di realizzazione dell’opera, ma anche la tipologia di edificio entro cui viene realizzata). Inoltre, con la nuova proroga, rientrano nello sconto statale anche gli impianti tecnologici e di robotica che possono agevolare la fruizione degli spazi interni allo stabile per le persone portatrici di handicap.
Infine, la questione di come incassare il Bonus barriere architettoniche. La scelta più comune è quella di detrarre l’importo dall’Irpef ripartendolo in cinque quote annuali di pari importo. Ma c’è anche chi decide di optare per lo sconto in fattura, mentre risultano sempre meno numerosi i cittadini che scelgono di usufruire della cosiddetta cessione del credito.