Barriere architettoniche

Cos'è?

Per le persone con disabilità è fondamentale avere spazi in grado di soddisfare tutte le loro necessità di movimento e di accessibilità in ambito domestico. Spesso sono necessari dei lavori per i quali è possibile chiedere diverse tipologie di contributi o agevolazioni.

 

Di seguito si riportano i contributi regionali e nazionali previsti:

 

  • Contributi regionali a persone con disabilità per l'eliminazione di barriere architettoniche nelle civili abitazioni.

Con il decreto del Presidente della Regione n. 137 del 6 luglio 2016, pubblicato sul BUR n. 29 del 20 luglio 2016, è stato emanato il nuovo regolamento di attuazione relativo alle modalità e ai criteri per la concessione dei contributi previsti dall’articolo 16 della legge regionale 25 settembre 1996, n. 41 per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle civili abitazioni dove sono residenti persone con disabilità permanenti di natura fisica, psichica o sensoriale.

Cos'è?

  • Contributi regionali ai condomini privati per installare nuovi ascensori o adeguare quelli esistenti.

Con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia del Decreto del Presidente della Regione 129/2020 è stato emanato il Regolamento di esecuzione dell'articolo 23 della Legge regionale n. 1 del 2016 che mira a sostenere con appositi incentivi l'installazione nonché l'adeguamento di ascensori da realizzare su condomìni privati esistenti sul territorio regionale aventi più di tre livelli fuori terra al fine di migliorare la fruibilità e l'accessibilità degli spazi abitativi. Gli incentivi consistono in contributi in conto capitale da erogare ai condomìni, affinché siano ripartiti tra i proprietari delle unità immobiliari servite.

 

  • Agevolazioni fiscali per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche 

Nel corso del 2023 i contribuenti che eseguono interventi di eliminazione delle barriere architettoniche possono accedere a diverse tipologie di agevolazioni fiscali.

 

  • La detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia dell’immobile, disciplinata dall’articolo 16-bis del Tuir (comma 1, lettera e). All’interno di tali interventi agevolati rientrano quelli effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, ascensori e montacarichi) nonché i lavori eseguiti per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992.

Per tali interventi la detrazione Irpef prevista, ripartita in 10 quote annuali di pari importo, è pari al:

  • 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024;
  • 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.

La detrazione è prevista solo per interventi sugli immobili effettuati per favorire la mobilità interna ed esterna della persona con disabilità. Non si applica, invece, per il semplice acquisto di strumenti o beni mobili, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità della persona con disabilità.

 

  • La detrazione Irpef del 75% delle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti, introdotta dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021) ed estesa fino al 31 dicembre 2025 dalla legge di bilancio 2023 (legge n. 197/2022).

Per usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989. L’agevolazione va ripartita in 5 quote annuali di pari importo ed è calcolata su un importo complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Per questa tipologia di agevolazione, in alternativa alla detrazione, i contribuenti possono optare:

  • per la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante;
  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).

 

  • La detrazione del Superbonus 110% prevista per le opere di eliminazione delle barriere architettoniche come interventi “trainati”, se eseguiti congiuntamente a determinati interventi “trainanti”, già avviati, di efficientamento energetico o di tipo antisismico per i quali si usufruisce del “Superbonus 110%”.

Anche in questo caso, per usufruire dell’agevolazione, gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989.

  • Iva agevolata al 4% per opere di eliminazione barriere architettoniche.

La vigente normativa sull'IVA (DPR 26 ottobre 1972 n. 633, punto 41 ter della tabella A - parte II) prevede che scontino un'aliquota agevolata al 4% “le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto aventi ad oggetto la realizzazione delle opere direttamente finalizzate al superamento o alla eliminazione delle barriere architettoniche”.

 

A chi rivolgersi?

Il Centro Regionale d’Informazione su Barriere architettoniche e Accessibilità (CRIBA FVG) è un servizio gratuito a disposizione di privati cittadini, progettisti ed Enti Pubblici. Offre assistenza su normativa, giurisprudenza, agevolazioni fiscali, contributi pubblici in tema di superamento delle barriere architettoniche ed inoltre offre consulenza di carattere tecnico-progettuale sui temi dell’accessibilità edilizia, urbana, extraurbana, turistica e trasporti.

Il CRIBA FVG è attivo dal 2009 grazie a finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia e, dal novembre 2018, ai sensi dell’art. 5 della L.R. 10/2018, svolge la funzione di centro unico di riferimento regionale per l’accessibilità.

È gestito dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie del Friuli Venezia Giulia con il coinvolgimento delle Università di Udine e Trieste, degli Ordini e Collegi professionali, di numerose realtà associative regionali e del network relativo al CERPA Italia ONLUS (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità).