Cosa sono?
Le Scuole polo per l’inclusione, di cui al D.Lgs 66/2017, “hanno il compito di svolgere azioni di supporto e consulenza con le reti del territorio per la promozione di ricerca, sperimentazione e sviluppo di metodologie e uso di strumenti didattici per l’inclusione.” Ogni Scuola polo per l'inclusione si relaziona con il Gruppo di Inclusione territoriale (GIT) o il Gruppo di lavoro inter-istituzionale regionale (GLIR), e con i presidi presenti sul territorio, come i Centri Territoriali per il Supporto (CTS) e i Centri Territoriali per l'Inclusione (CTI). L’idea portante è quella di creare la rete dell'inclusione diffusa, con professionisti presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale.
Il CTS e il CTI offrono consulenza e supporto alle scuole, agli insegnanti e alle famiglie, relativamente ai livelli di tutela previsti dalla normativa vigente a favore del diritto allo studio degli allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES), alla lettura, interpretazione e predisposizione di documentazione (Progetto Educativo Individuale - PEI, Progetto Educativo Didattico - PED, Profilo Dinamico Funzionale - PDF), alle potenzialità offerte dalle tecnologie, a interventi progettuali didattici inclusivi.
I CTS gestiscono l’assegnazione di ausili e sussidi didattici destinati ad alunni e studenti con disabilità, ai sensi dell’art. 7, co.3 del D. Lgs. 63/2017. I Dirigenti Scolastici e i docenti possono richiedere le apparecchiature hardware o software didattici ai CTS che, in caso di disponibilità degli ausili, consegneranno gli stessi al personale scolastico. Sarà cura delle scuole trovare una modalità di consegna del materiale alle famiglie.

- D.Lgs 66/2017 (Il link apre una nuova finestra)