Industry Foundation Classes (IFC)

Cos’è?

L'IAI - International Alliance for Interoperability - ha lo scopo di garantire l'interoperabilità dei software per il settore edilizio. Interoperabilità significa capacità di interagire e di scambiare dati senza perdite di informazioni e senza necessità di correzioni. Il marchio con cui l'IAI propone questo concetto è buildingSMART, che significa un modo di costruire intelligente, più efficace, più economico, grazie a una migliore interazione tra i protagonisti del processo edilizio e grazie all'utilizzo di tecnologie dell'informazione moderne, affidabili, in grado di interoperare tra loro.

L'IAI non produce software, ma specifiche per la produzione di software interoperabili, note con il nome di IFC, abbreviazione di Industry Foundation Classes.

 

IFC - Industry Foundation Classes - è un modello digitale per il progetto di Architettura e Ingegneria integrato di dati e proprietà di tutti gli elementi, parti d’opera e sistemi che compongono l’organismo edilizio, strutturandone la geometria, la topologia e gli attributi in un’unica banca dati che registra anche l’insieme delle relazioni di ogni elemento.

IFC è un ‘Open Standard’ (ISO P.A.S. 16739/2005) atto ad assicurare la comunicazione e lo scambio integrale e senza errori tra tutti gli operatori di progetto prima e di costruzione poi, con l’esportazione/importazione del modello digitale di progetto generato in ambienti software diversi.

Si tratta di un linguaggio costituito da più di 600 classi di oggetti, utile per descrivere un edificio in formato elettronico.

 

Cos’è?

Come funziona?

Il software BIM, a partire dal modello, esporta tutti gli elementi che lo compongono assegnando ad ognuno la rispettiva entità (stabilita dallo standard) e integrando al suo interno le informazioni presenti al momento della progettazione tramite set di proprietà contenenti parametri definiti dallo standard IFC e parametri personalizzati creati dal progettista, nonché le relazioni tra i vari elementi lungo tutto il ciclo di vita dell’edificio (programmazione, costruzione, gestione e manutenzione).

Avremo quindi un modello BIM che integra tutte le caratteristiche assegnate al momento della progettazione che potrà essere utilizzato con altri software BIM, come un model checker, andando così a superare i problemi di formati proprietari e compatibilità.

 

Per approfondire:

Condizioni d’interoperabilità fra software BIM

Il requisito principale d’interoperabilità tra un prodotto BIM e il model checker consiste in una modellazione correttamente eseguita, cioè utilizzando gli opportuni strumenti messi a disposizione dai diversi software di modellazione; una volta terminata la fase di progettazione, sarà necessario esportare il modello nel formato IFC.

 

Per approfondire: