Questo progetto rappresenta una vera e propria evoluzione rispetto al tradizionale approccio ospedaliero, in cui i pazienti venivano inviati a strutture di secondo o terzo livello per la diagnosi e il trattamento.
Il nuovo modello prevede l'introduzione della figura del reumatologo di comunità, che, per la prima volta in Italia, opererà direttamente sul territorio, a stretto contatto con i medici di medicina generale e le comunità locali. Questo innovativo approccio consentirà di portare le competenze specialistiche direttamente ai pazienti, riducendo i tempi di attesa e migliorando l'accesso alle cure. Gli ambulatori saranno attivi in località come Tarcento, Codroipo e Gemona, con l’obiettivo di estendere il servizio a tutti i distretti della provincia di Udine.
A differenza del modello tradizionale, in cui il paziente si spostava verso l’ospedale, il reumatologo di comunità si muoverà verso i territori, portando con sé competenze avanzate, strumenti diagnostici e la possibilità di monitorare i pazienti in modo continuo e integrato. Questo approccio mira a garantire un'assistenza più tempestiva e completa, in particolare per i pazienti anziani o fragili, che spesso affrontano difficoltà logistiche e fisiche nell'accedere ai servizi ospedalieri.
Il progetto include anche visite domiciliari per i pazienti non trasportabili, consulenze per i medici di medicina generale e attività nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), contribuendo così a creare una rete di supporto capillare e multidimensionale. Inoltre, questa iniziativa riflette l'impegno della regione nel promuovere un modello di assistenza che pone un forte accento sull'umanizzazione delle cure. La figura del reumatologo di comunità incarna pienamente questa filosofia, offrendo un’assistenza che non solo semplifica l'accesso alle cure, ma rafforza anche la relazione di fiducia tra medico e paziente.
Il prof. Luca Quartuccio sottolinea che il progetto va oltre l’ambito locale, rappresentando un modello che potrebbe essere adottato anche in altre realtà sanitarie italiane. In un periodo storico in cui il Servizio Sanitario Nazionale affronta sfide complesse, come l'invecchiamento della popolazione e l'aumento delle malattie croniche, l’introduzione di questa figura specialistica risulta fondamentale per garantire una sanità più efficiente, inclusiva e vicina ai bisogni dei pazienti.
Per maggiori informazioni sulla disponibilità degli ambulatori e sulle modalità di prenotazione, è possibile consultare il sito della ASUFC.
